Animali e luoghi aperti al pubblico
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Animali e luoghi aperti al pubblico

Si può portare il nostro cane dentro al bar ?


Certamente! La legge è molto chiara al riguardo: l’accesso ai cani nelle zone aperte al pubblico di bar e ristoranti è consentito a condizione che essi siano muniti di guinzaglio e museruola.

Ci sono però delle regole da rispettare e comunque rimane facoltà del proprietario del locale accettare o meno l’accesso agli animali.

Il manuale della FIPE (“Federazione Italiana Pubblici Esercizi”), validato dal Ministero della Salute, che allina il panorama normativo nazionale con la direttiva, dice che l’accesso ai cani nelle zone aperte al pubblico di bar e ristoranti è consentito a condizione che questi siano muniti di museruola e guinzaglio corto non estensibile (lunghezza massima 1,5 metri). Inoltre le norme prevedono che il cane, per ovvie ragioni igieniche non entri nell’area cucine o nelle zone dedicate alla preparazione e alla conservazione del cibo.

A tal proposito c’è anche il regolamento CEE n. 852/2004/CE sull’igiene alimentare che recita: “I prodotti alimentari devono essere collocati in modo da evitare, per quanto ragionevolmente possibile, i rischi di contaminazione”.

Quindi il cane non può essere lasciato libero ma deve assolutamente restare al guinzaglio e munito di museruola. Deve sostare vicino al suo padrone evitando di fare movimenti inconsueti che possano creare problemi ai camerieri e in generale al personale che lavora nel locale.

Inoltre è richiesto che il cane non disturbi in alcun modo gli altri clienti abbaiando o peggio creare occasioni di pericolo.

È bene capire la differenza tra luoghi pubblici e luoghi aperti al pubblico; i primi sono gli spazi di proprietà dello Stato o del Comune, le cosiddette strutture pubbliche mentre i secondi sono luoghi accessibili al pubblico (bar, pub, ristoranti, ecc.) ma sono di proprietà privata e quindi le regole al loro interno vengono gestite dal proprietario o dal gestore del locale.

L’unico obbligo normativo che deve rispettare il gestore del locale in merito alla presenza di animali al suo interno è quello di segnalare in modo evidente la possibilità di accedere con animali al seguito e soprattutto di segnalarlo all’ufficio competente del Comune di appartenenza; infatti molti Comuni possono imporre che il divieto di accesso agli animali nei locali commerciali sia concesso tramite un’autorizzazione comunale per avvallare ufficialmente tale divieto richiesto e voluto dal gestore del locale.

Quindi prima di entrare in un locale aperto al pubblico con un cane al seguito è necessario informarsi sulle intenzioni del gestore, verificando che quest’ultimo non abbia affisso cartelli specifici che indicano il divieto di accesso agli animali.

In generale si può dire che l’Italia in questo contesto è sicuramente “Pet Friendly” rispetto a parte dell’Europa, dove le regole per far accedere un cane nei locali aperti al pubblico sono molto più rigide.

I Paesi Bassi ad esempio sono molto più severi in materia, tanto da non permettere talvolta di far stare seduto il proprio cane nemmeno in prossimità dei tavolini posti all’esterno del locale. Diversa è la situazione ad Amsterdam, prima capitale europea dove sono stati aperti locali “dedicati” agli animali.

Francia e Spagna sono simili all’Italia su questo tema mentre Austria, Germania e Belgio sono favorevoli all’ingresso degli animali nei bar e ristoranti e anche ben attrezzati per mettere a proprio agio gli animali insieme ai loro conduttori.


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